di Alain Chivilò
© Alain Chivilò
I soffi, oppure i sospiri, in accordo all’approccio che si vuole tenere rappresentano in modo figurato, ma anche reale, due città del Nord Italia: Milano e Venezia.
La mostra unisce attraverso la cultura due espressioni artistiche che hanno contraddistinto le due città. Da un lato la lirica per Milano, dall’altro il vetro per Venezia.
Partendo da questa disamina, il progetto espositivo propone venti artisti dalle diverse espressioni invitati a realizzare un’opera inedita in vetro ispirata al mondo della lirica. Vetri soffiati, vetri modellati, vetri incisi, sculture, installazioni, oggetti di design, composizioni varie sono tutte accompagnate da una citazione presa dal mondo musicale che propone una possibile interpretazione.
“Vetro e opera lirica. Soffi d’arte” dal 2/12/2022 al 30/4/2023 propone un percorso espositivo al Museo degli Strumenti Musicali, Milano, Castello Sforzesco.
Dalle Sale del Museo degli Strumenti Musicali, passando attraverso la Sala della Balla, la visita può proseguire in Sala Castellana, dove è possibile visitare la collezione Bellini-Pezzoli di vetri artistici e design contemporanei, donata al Castello recentemente ed esposta in modo permanente.
Tra gli artisti visibili nel percorso espositivo: Joan Crous, Silvia Levenson, Aristide Najean, Laura Panno, Lucio Perna, Matteo Seguso, Marina e Susanna Sent, Lino Tagliapietra, Camillo Triulzi, Violetta Uboldi, Fulvio Bianconi, Montserrat Durán Muntadas, Gala Carlota Fernández Montero, Pasquale Gadaleta, Maria Christina Hamel, Silvia Listorti, Maria Grazia Rosin, Natalia Saurin, Giovanni Soccol, Yolanda Tabanera e Andrea Zepponi.
Il Castello Sforzesco, come da comunicato, possiede un’importante collezione di vetri artistici, costituita a partire dalla seconda metà dell’Ottocento grazie a donazioni di collezionisti privati: un nucleo storico, rappresentativo soprattutto della produzione muranese dal XV al XVIII secolo. Successivamente, nei primi quarant’anni del Novecento, la collezione si è arricchita con molte opere di vetro italiano ed europeo, grazie ad acquisti diretti da parte del Comune di Milano, soprattutto alle Biennali di Monza e alle Triennali di Milano. Dal 2022, grazie alla donazione Bellini-Pezzoli, la collezione è stata integrata con le opere di 45 artisti e designer del XX e XXI secolo, diventando così una delle più vaste, complete e aggiornate raccolte d’Italia.
di Alain Chivilò
© Alain Chivilò
I soffi, oppure i sospiri, in accordo all’approccio che si vuole tenere rappresentano in modo figurato, ma anche reale, due città del Nord Italia: Milano e Venezia.
La mostra unisce attraverso la cultura due espressioni artistiche che hanno contraddistinto le due città. Da un lato la lirica per Milano, dall’altro il vetro per Venezia.
Partendo da questa disamina, il progetto espositivo propone venti artisti dalle diverse espressioni invitati a realizzare un’opera inedita in vetro ispirata al mondo della lirica. Vetri soffiati, vetri modellati, vetri incisi, sculture, installazioni, oggetti di design, composizioni varie sono tutte accompagnate da una citazione presa dal mondo musicale che propone una possibile interpretazione.
“Vetro e opera lirica. Soffi d’arte” dal 2/12/2022 al 30/4/2023 propone un percorso espositivo al Museo degli Strumenti Musicali, Milano, Castello Sforzesco.
Dalle Sale del Museo degli Strumenti Musicali, passando attraverso la Sala della Balla, la visita può proseguire in Sala Castellana, dove è possibile visitare la collezione Bellini-Pezzoli di vetri artistici e design contemporanei, donata al Castello recentemente ed esposta in modo permanente.
Tra gli artisti visibili nel percorso espositivo: Joan Crous, Silvia Levenson, Aristide Najean, Laura Panno, Lucio Perna, Matteo Seguso, Marina e Susanna Sent, Lino Tagliapietra, Camillo Triulzi, Violetta Uboldi, Fulvio Bianconi, Montserrat Durán Muntadas, Gala Carlota Fernández Montero, Pasquale Gadaleta, Maria Christina Hamel, Silvia Listorti, Maria Grazia Rosin, Natalia Saurin, Giovanni Soccol, Yolanda Tabanera e Andrea Zepponi.
Il Castello Sforzesco, come da comunicato, possiede un’importante collezione di vetri artistici, costituita a partire dalla seconda metà dell’Ottocento grazie a donazioni di collezionisti privati: un nucleo storico, rappresentativo soprattutto della produzione muranese dal XV al XVIII secolo. Successivamente, nei primi quarant’anni del Novecento, la collezione si è arricchita con molte opere di vetro italiano ed europeo, grazie ad acquisti diretti da parte del Comune di Milano, soprattutto alle Biennali di Monza e alle Triennali di Milano. Dal 2022, grazie alla donazione Bellini-Pezzoli, la collezione è stata integrata con le opere di 45 artisti e designer del XX e XXI secolo, diventando così una delle più vaste, complete e aggiornate raccolte d’Italia.
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