di Alain Chivilò
© Alain Chivilò
Fino in fondo, dalla progettazione fino al disallestimento, consiste la critica e curatela d’arte negli eventi a cura di Alain Chivilò.
Il ciclo di mostre personali che ha riportato a Casa del Mantegna, Mantova, l’iter del critico e curatore d’arte Alain Chivilò si conclude nei primi mesi dell’anno 2022 con l’evento “Giuseppe Marcotti Codici Visivi”. La temporanea collaborazione con la Provincia di Mantova si conclude dunque dopo un percorso di cinque esposizioni.
L’artista mantovano proposto si muove lungo costanti ricerche personalizzate, in accordo a una storia dell’arte del tutto pulsante. A cura del critico d’arte Alain Chivilò, una quarantina tra sculture e quadri, introdurranno il visitatore lungo concettualità espresse, celate ma sempre coerenti all’interno di uno spazio.
Con il Patrocinio della Provincia e del Comune di Mantova, ma soprattutto in collaborazione con la Galleria ArteArte di Ostiglia, il piano terra di Casa del Mantegna diventa unitamente ai lavori del Maestro un universo complesso da scoprire e verificare nei minimi dettagli.
Infatti, come indicato da Chivilò all’interno del testo critico: “Marcotti colloca l’arte da lui pensata nella spazialità circostante, al fine di analizzare e indagare perennemente. Il passaggio tra molteplici dimensionalità permette di visionare e analizzare le sue creazioni, vivendo maggiormente una sorta di tridimensionalità alternativa poiché nulla è sempre piatto, ma anzi tutt’altro. Marcotti, riallacciandosi allo Spazialismo sorto dopo il secondo conflitto bellico mondiale, cerca di esplorare nuove pulsioni focalizzandosi su infinite e possibili declinazioni di lettura.
In quest’ottica si pongono i quadri ma soprattutto le sculture, poiché l’artista di Luzzara inserisce molteplici interazioni, da un lato assemblando contenuti, dall’altro fornendo continue voci silenti sempre visibili.
In un’apparente distruzione o modificazione di un oggetto, l’artista costruisce segni cognitivi per flussi retti tra significante (ciò che si vede) e significato (il contenuto del precedente in forma visiva e sonora). Quindi, non solo Spazialismo cui Marcotti trova ispirazione, ma in lui coesiste uno spirito ulteriore Dadaista per un’arte da vivere non passivamente, bensì atta a interagire concettualmente e visivamente con l’opera stessa”.
Il piano terra di Casa del Mantegna rappresenta, dunque, un percorso artistico atto a far riflettere, all’interno di un’arte contemporanea libera di esprimersi tra concettualità e astrazione. Giuseppe Marcotti, in estrema sintesi, lungi dalla provocazione esprime introspezioni per mondi ulteriori.
Giuseppe Marcotti
Codici Visivi
a cura di Alain Chivilò
Casa del Mantegna
Via Giovanni Acerbi, 47, Mantova
15/1 – 13/2/2022
Inaugurazione sabato 15 Gennaio ore 17.30
Da Mercoledì alla Domenica
Orario 10 – 13 / 14.30 – 18.30
Evento in accordo alle norme nazionali Covid.
Ingresso Gratuito
di Alain Chivilò
© Alain Chivilò
Fino in fondo, dalla progettazione fino al disallestimento, consiste la critica e curatela d’arte negli eventi a cura di Alain Chivilò.
Il ciclo di mostre personali che ha riportato a Casa del Mantegna, Mantova, l’iter del critico e curatore d’arte Alain Chivilò si conclude nei primi mesi dell’anno 2022 con l’evento “Giuseppe Marcotti Codici Visivi”. La temporanea collaborazione con la Provincia di Mantova si conclude dunque dopo un percorso di cinque esposizioni.
L’artista mantovano proposto si muove lungo costanti ricerche personalizzate, in accordo a una storia dell’arte del tutto pulsante. A cura del critico d’arte Alain Chivilò, una quarantina tra sculture e quadri, introdurranno il visitatore lungo concettualità espresse, celate ma sempre coerenti all’interno di uno spazio.
Con il Patrocinio della Provincia e del Comune di Mantova, ma soprattutto in collaborazione con la Galleria ArteArte di Ostiglia, il piano terra di Casa del Mantegna diventa unitamente ai lavori del Maestro un universo complesso da scoprire e verificare nei minimi dettagli.
Infatti, come indicato da Chivilò all’interno del testo critico: “Marcotti colloca l’arte da lui pensata nella spazialità circostante, al fine di analizzare e indagare perennemente. Il passaggio tra molteplici dimensionalità permette di visionare e analizzare le sue creazioni, vivendo maggiormente una sorta di tridimensionalità alternativa poiché nulla è sempre piatto, ma anzi tutt’altro. Marcotti, riallacciandosi allo Spazialismo sorto dopo il secondo conflitto bellico mondiale, cerca di esplorare nuove pulsioni focalizzandosi su infinite e possibili declinazioni di lettura.
In quest’ottica si pongono i quadri ma soprattutto le sculture, poiché l’artista di Luzzara inserisce molteplici interazioni, da un lato assemblando contenuti, dall’altro fornendo continue voci silenti sempre visibili.
In un’apparente distruzione o modificazione di un oggetto, l’artista costruisce segni cognitivi per flussi retti tra significante (ciò che si vede) e significato (il contenuto del precedente in forma visiva e sonora). Quindi, non solo Spazialismo cui Marcotti trova ispirazione, ma in lui coesiste uno spirito ulteriore Dadaista per un’arte da vivere non passivamente, bensì atta a interagire concettualmente e visivamente con l’opera stessa”.
Il piano terra di Casa del Mantegna rappresenta, dunque, un percorso artistico atto a far riflettere, all’interno di un’arte contemporanea libera di esprimersi tra concettualità e astrazione. Giuseppe Marcotti, in estrema sintesi, lungi dalla provocazione esprime introspezioni per mondi ulteriori.
Giuseppe Marcotti
Codici Visivi
a cura di Alain Chivilò
Casa del Mantegna
Via Giovanni Acerbi, 47, Mantova
15/1 – 13/2/2022
Inaugurazione sabato 15 Gennaio ore 17.30
Da Mercoledì alla Domenica
Orario 10 – 13 / 14.30 – 18.30
Evento in accordo alle norme nazionali Covid.
Ingresso Gratuito
di Alain Chivilò
Precedente
Successivo