di Alain Chivilò
© Alain Chivilò
Fino alla conclusione e fino alla fine, il sottoscritto Alain Chivilò c’è sempre negli eventi culturali attraverso personale critica e curatela d’arte.
Martedì 15 febbraio 2022 ultimo giorno a Mantova, Casa del Mantegna, per la conclusione del periodo concessomi tra settembre 2021 e febbraio 2022. Un progetto culturale nato nel 2018 e concretizzatosi in questa fase pandemica sociale mondiale.
Le ultime due mostre personali a cura di Alain Chivilò hanno superato nuovamente i mille visitatori effettivi e certificati, in calo rispetto alle mostre precedenti ma dobbiamo considerare che l’inaugurazione è avvenuta in giorni di alti numeri nei casi positivi covid.
Il fatto di aver indicato il numero dei visitatori è stato un personale comportamento di correttezza verso gli artisti e le istituzioni. Di certo non vuole essere un dato di competizione o polemica verso gli uffici stampa e verso le mostre nazionali dall’alto budget, che trattano artisti storicizzati e presenti da generazioni nella storia dell’arte.
Non è stato facile organizzare e coordinare cinque eventi in momenti cui stiamo vivendo, pertanto ringrazio sempre gli artisti che hanno creduto in me e nel progetto culturale proposto: Cinzia Bulone, Maurizio Monti, Helga Gendriesch, Ennio Bastiani e Giuseppe Marcotti.
Con l’occasione invio un caloroso saluto, auspicando nuove collaborazioni, agli artisti che: hanno ritenuto di soprassedere – avevano altri progetti in programma non portati poi a compimento – volevano le vetrine come un negozio, sebbene il luogo sia un Museo espositivo riconosciuto in tutto il mondo – non hanno neanche risposto – pensavano non riuscissi a concludere gli eventi dato che sarei andato in ambiti sportivi, politici e giornalistici dai quali però non ho mai ottenuto sinergie, feedback, dialoghi e contatti diretti.
Il periodo che andrò a incontrare non sarà facile. Non si tratta di essere pessimisti, la strada si cerca di fare o si fa comunque. Quello che è evidente è un cambiamento in atto nella gestione cultura in Italia tra artisti, luoghi espositivi e gallerie.
Ad ogni modo, invio un affettuoso saluto e ringraziamento.
di Alain Chivilò
© Alain Chivilò
Fino alla conclusione e fino alla fine, il sottoscritto Alain Chivilò c’è sempre negli eventi culturali attraverso personale critica e curatela d’arte.
Martedì 15 febbraio 2022 ultimo giorno a Mantova, Casa del Mantegna, per la conclusione del periodo concessomi tra settembre 2021 e febbraio 2022. Un progetto culturale nato nel 2018 e concretizzatosi in questa fase pandemica sociale mondiale.
Le ultime due mostre personali a cura di Alain Chivilò hanno superato nuovamente i mille visitatori effettivi e certificati, in calo rispetto alle mostre precedenti ma dobbiamo considerare che l’inaugurazione è avvenuta in giorni di alti numeri nei casi positivi covid.
Il fatto di aver indicato il numero dei visitatori è stato un personale comportamento di correttezza verso gli artisti e le istituzioni. Di certo non vuole essere un dato di competizione o polemica verso gli uffici stampa e verso le mostre nazionali dall’alto budget, che trattano artisti storicizzati e presenti da generazioni nella storia dell’arte.
Non è stato facile organizzare e coordinare cinque eventi in momenti cui stiamo vivendo, pertanto ringrazio sempre gli artisti che hanno creduto in me e nel progetto culturale proposto: Cinzia Bulone, Maurizio Monti, Helga Gendriesch, Ennio Bastiani e Giuseppe Marcotti.
Con l’occasione invio un caloroso saluto, auspicando nuove collaborazioni, agli artisti che: hanno ritenuto di soprassedere – avevano altri progetti in programma non portati poi a compimento – volevano le vetrine come un negozio, sebbene il luogo sia un Museo espositivo riconosciuto in tutto il mondo – non hanno neanche risposto – pensavano non riuscissi a concludere gli eventi dato che sarei andato in ambiti sportivi, politici e giornalistici dai quali però non ho mai ottenuto sinergie, feedback, dialoghi e contatti diretti.
Il periodo che andrò a incontrare non sarà facile. Non si tratta di essere pessimisti, la strada si cerca di fare o si fa comunque. Quello che è evidente è un cambiamento in atto nella gestione cultura in Italia tra artisti, luoghi espositivi e gallerie.
Ad ogni modo, invio un affettuoso saluto e ringraziamento.
di Alain Chivilò