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Cultura

Banksy crea in Ucraina

Banksy in Ukraine 1.2
di Alain Chivilò © Alain Chivilò Dopo un anno di silenzio, arriva all’improvviso una nuova comunicazione dal suo blog: Banksy si pone alla luce della ribalta internazionale, a livello mediatico, lasciando la sua impronta artistica in Ucraina.
L’artista Britannico di Bristol, ha viaggiato in incognito fino alle zone belliche lasciando una sequenza di messaggi, attraverso rispettive opere: il piccolo che mette al tappetto il gigante sul tatami, la gioia di giocare sempre caratterizzante l’essere umano lungo tutta la sua vita, sia in difficoltà, sia in felicità e la doccia impossibile ed ironica nella devastazione. Se il primo e il terzo sono in un edifico bombardato, il secondo appare in una situazione meno bellica maggiormente urbana.
Ulteriori opere murales uniscono la vita in contrapposizione alle macerie, perchè la vita va sempre avanti ma spesso le percezioni della stessa si modificano quasi per sempre.
Dopo la “buriana” milionaria data da alcuni risultati d’asta, Banksy ritorna griffando l’Ucraina e il conflitto bellico tra Russia e la colazione Ucraina/Europa/USA.
In una guerra la via della Pace è una opzione da seguire sempre. La via stessa della Pace implica un negoziato con rispettive rinunce.
Aggiornando l’articolo a ridosso dell’inizio della primavera 2023 appare chiaro che la via alla fine possa avvenire con uno stallo, con un unico vincitore, oppure con due vincitori.

di Alain Chivilò